Discussione:Wikipedia chiusa per protesta contro il DDL Intercettazioni/Commenti
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Commento senza titolo
[modifica]Una sola informazione dovrebbe continuare a comparire su wikipedia in questi giorni: il nome e cognome dei politici che stanno proponendo questa legge. Che vengano ricordati per quello che sono, per sempre. — Questo commento non firmato è stato inserito da 82.56.70.88 (discussioni • contributi) 23:58, 4 ott 2011.
Durata
[modifica]Qualcuno sa quanto dura la protesta; se si aspetta l'emendamento dell'Art. 29 e passano settimane? —04:03, 5 ott 2011 (CEST)
OppidumNissenae,
dietro questa vicenda che ha del vergognoso, ci sono implicazioni che hanno risvolti incredibili, di cui non riusciamo adesso a intravvedere del tutto i risvolti anche storici e sociologici; mi spiego.
Premesso che la vicenda del decreto è vergognosa perché di fatto si condiziona la possibilità di scrivere liberamente, consentendo di lucrare da parte di chi si sentirà offeso (a torto o ragione); è praticamente impossibile, infatti, correggere in 48 ore quello che potrebbe essere oggetto di risarcimento. Tra l'altro i meccanismi insiti in Wikipedia impedirebbero che si manifestino posizioni lesive della dignità personale, e già cosi adesso, gli abusi sono perseguibili legalmente qualora accadesse, senza bisogno di decreto. Infatti ogni edit (salvataggio) è registrato e ciò consente di risalire SEMPRE all'autore della modifica/scrittura del testo.
Il problema che invece vorrei segnalare è invece più profondo ed inquietante; infatti, questa "storia" avrà implicazioni politiche, storiche e sociologiche decisive per il futuro della libertà dell'Italia e in generale degli internauti tutti, il perché è presto detto.
Se dovesse passare il decreto metterà in serio pericolo la sopravvivenza di Wikipedia dei blog e tutte le manifestazioni della libertà di pensiero che internet veicola, in Italia.
Ma la cosa più importante è che si sta configurando uno scontro tra il potere forte "centrale" dello stato/governo/istituzione con il mondo di internet che invece rivendica il diritto di espressione nel rispetto delle leggi già esistenti. Se dovesse essere abrogato (come spero) il decreto, la forza e il peso politico del mondo internet, nella sua accezione, più ampia dimostrerà di aver vinto e ciò di fatto mette un limite al potere centrale di controllo dello stato. "Di fatto si configura la realizzazione di una democrazia di tipo diffuso che supera le istituzioni rappresentative della politica così come è concepita adesso."
Il popolo (in questo caso degli internauti) avrà condizionato più e meglio di un referendum le scelte della politica. Cosa questo comporterà? Probabilmente, in futuro,questo popolo diventerà un referente decisivo e condizionante la politica, referente che dimostra che nelle scelte decisive per i valori fondanti la società come il diritto di espressione la rappresentanza dei politici è delegittimata nel suo essere.
Signori per concludere, la partita che questa vicenda sottintende è molto importante e decisiva. Si tratta di capire se la politica, per il futuro a torto o ragione può condizionare, la libera espressione delle masse. O viceversa le masse coalizzate dietro un progetto di libera espressione del pensiero, per la sopravvivenza della stesso come strumento non solo virtuale ma concreto, possono condizionare "sul serio" la politica. Politica ancora pensa di governare il mondo di internet, come se questo fosse alla stessa stregua di una associazione di categoria o il solito movimento politico/sindacale.
Qui si sta configurando la possibilità di un "quarto potere" che per la prima volta ha la concreta possibilità di esprimersi per rivendicare la propria esistenza e il proprio diritto ad esistere liberamente, mostrando così, indirettamente, la sua rappresentanza politica nella società.
Rendiamoci tutti conto di che cosa è in ballo nel profondo di questa ignobile vicenda; è un nuovo modo di fare polita e di essere democratici che si sta coagulando dietro il caso dell'abrogazione del decreto DDL intercettazioni. Facciamoci sentire e forte!
--OppidumNissenae (talk) 05:30, 5 ott 2011 (CEST)
From OpenGobe
[modifica]"Wikipedia Italy is on strike against an idiotic proposed law." 79.51.56.198 15:42, 5 ott 2011 (CEST)
- Ecco il tweet: http://twitter.com/#!/jimmy_wales/status/121339407059001344
-- Codicorumus « msg 17:07, 5 ott 2011 (CEST)
Carlo Danzi
[modifica]Fino a quando questi governanti abuseranno della nostra pazienza?
Governo bloccato blog imbavagliato E' tutto sbagliato
Wikipedia chiusa per protesta contro il DDL
[modifica]Ja, Solidaritätserklärung mit dem italienischen Wikipedia-Streik, aber ich muss sagen, dass Wiki.it gefällt mir nicht...warum ?
- die Artikel sind nicht komplett wie in anderen Wikis (.de und .uk)
- viele italienische Wiki-Admnistrators sind arrogant und hochmütig (sie verhalten sich kindisch, wie der Professor mit den Schülern)
- die Beiträge der freien Mitwirkenden werden häufig gestrichen, ohne ihnen irgendeine Erklärung abzugeben.
- ich habe bemerkt, dass Wiki.it politisch (links) ergriffen ist, und das ist nicht korrekt.
Schöne Grüße Robert aus Deutschland