Il governo italiano abroga le spese di chiusura per i conti correnti

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20 luglio 2006 La commissione Bilancio del Senato ha approvato l'emendamento del governo che abroga le spese di chiusura dei conti correnti, nell'ambito della manovra bis. Inoltre, la commissione ha anche approvato l'obbligo per le banche di adeguare tutti i tassi di interesse in base alle direttive della Banca Centrale Europea. Quest'ultimo meccanismo, tuttavia, non sarà automatico: le banche potranno decidere se e di quanto adeguarsi ai tassi europei, seguendo sempre i criteri stabiliti dall'Antitrust e mantenendo l'obbligo di informare il cliente dei cambi.

La commissione ha anche approvato un emendamento dell'opposizione, che chiede che i cambiamenti vengano evidenziati al meglio (con grassetto o con adeguata impaginazione) e che si porti all'attenzione del cliente che altre banche potrebbero aver fatto scelte diverse, spingendoli, quindi, a cercare delle condizioni più favorevoli.

Da notare che il costo di chiusura del conto non era più in vigore per molte banche già da qualche mese, dopo un richiamo del governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, che tale onere non è applicato in nessun altro Paese europeo.

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