Inchiesta "Why not": nessuna ipotesi di reato ministeriale a carico di Mastella
martedì 13 novembre 2007
Gli atti dell'inchiesta "Why not" non saranno trasmessi al Tribunale dei Ministri: così ha deciso la Procura di Roma, che aveva ricevuto i documenti dalla magistratura di Catanzaro. Secondo i magistrati capitolini, infatti, dalle carte non emergono ipotesi di reati ministeriali attribuibili al Ministro della Giustizia, Clemente Mastella, che pure resta ancora indagato per finanziamento illecito ai partiti, truffa ed abuso d'ufficio.
Nel frattempo, fonti giudiziarie ritengono sempre più probabile il trasferimento di Luigi De Magistris, attualmente sostituto Procuratore della Repubblica di Catanzaro, sino a qualche settimana fa titolare dell'inchiesta "Why not", tesa ad accertare l'esistenza di un comitato d'affari atto a distrarre fondi pubblici, nonché di altre inchieste sugli intrecci tra affari e politica in Calabria ed in Basilicata. Secondo quanto si apprende, De Magistris avrebbe chiesto il trasferimento prima dell'avvio dell'azione da parte del Consiglio superiore della Magistratura, promossa dal Ministro Mastella e, se non ritirerà la sua istanza, potrebbe essere inserito nell'organico della Procura di Napoli. Nel frattempo, la Terza Commissione del Csm ha già inviato un avviso a tutti i ventisette magistrati in graduatoria, che annovera anche il sostituto Procuratore della Repubblica di Potenza, Henry John Woodcock.
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- «Caso De Magistris: gli atti dell'inchiesta Why not al Tribunale dei Ministri» – Wikinotizie, 24 ottobre 2007
Fonti
- «Why not, nessun reato ministeriale» – Corriere della Sera, 13 novembre 2007.
- «Pm Catanzaro: su Mastella no atti a Tribunale ministri» – ANSA, 13 novembre 2007.