Libano in piena crisi

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domenica 13 giugno 2020 Sembra non esserci pace nel Libano, il piccolo Stato mediorientale che si affaccia sul Mediterraneo. Nella giornata di oggi le proteste, scaturite dalla grave crisi economica in cui il Libano è entrato a causa della svalutazione della sua moneta (la lira libanese), si sono acuite culminando in diversi attacchi agli uffici della Banca centrale, sospettata di un coinvolgimento nella "manipolazione" dei tassi di cambio tra lira e dollaro statunitense. Le proteste si sono fatte particolarmente sentire nelle città di Tripoli, Sidone, Tiro, Baalbek, Jieh, Nabatiye e ovviamente nella capitale Beirut.

Il governo dal canto suo ha promesso che cercherà di frenare la caduta libera della propria moneta, nel frattempo sarà istituita una commissione per indagare sugli attacchi registrati durante le proteste.

Nell'ottobre 2019 il gruppo di hacker Anonymous aveva annunciato attraverso il proprio account di Twitter di aver violato il sito del Ministero delle finanze libanese e di esser pronto a diffondere i "dati finanziari" libanesi. Il Ministero in tutta risposta ha negato l'accaduto, sostenendo che ci sia stato solo un breve malfunzionamento nel sito dovuto all'"alto numero di visitatori".

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