Napolitano: "Ripensare sistema sanzioni e pene"

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31 luglio 2006

«Appare sempre più chiara la necessità di un ripensamento dell'intero sistema sanzionatorio e della gestione delle pene, che non coinvolge soltanto aspetti organizzativi e normativi ma anche il modus operandi della magistratura»: con queste parole, il Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, è intervenuto oggi alla cerimonia di congedo per i componenti uscenti del Consiglio Superiore della Magistratura.

«Il contributo propositivo del Consiglio superiore e quello operativo della magistratura sono fattori indispensabili per una corretta impostazione del problema carcerario», ha aggiunto il Capo dello Stato, che ha proseguito: «La stessa approvazione, nei giorni scorsi, di un provvedimento di clemenza e di urgenza volto a lenire una condizione intollerabile di sovraffollamento e di degrado nelle carceri sollecita ancora più Governo e Parlamento a procedere decisamente, con misure efficaci, sulla via tanto della riduzione della durata dei processi quanto dell'ulteriore ricorso a pene alternative alla sanzione detentiva. Vanno finalmente affrontate, in modo organico, le cause remote e attuali della sofferenza del presente modello penale».

Napolitano è tornato ancora sull'annosa questione della lunghezza dei processi: «L'eccessiva durata dei processi non è soltanto un grave problema di collocazione internazionale dell'Italia ma è, prima di tutto, una gravissima anomalia del nostro ordinamento interno».

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