Usura: due donne ai domiciliari e due uomini in carcere

Questa pagina è protetta
Da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

giovedì 16 dicembre 2010

Prato

Un'insospettabile casalinga gestiva un giro di usura con tassi sino al 600%: in sostanza elargiva piccole somme di denaro per poi richiederne la restituzione a fine mese con interessi enormi. Di fronte alle inadempienze e ai ritardi minacciava le vittime di andare a prenderle con le catene. La donna aveva la sua base logistica nella sala Bingo di Casalnuovo in provincia di Napoli. I finanzieri, al termine di una lunga indagine, hanno arrestato la donna e l'hanno ristretta ai domiciliari con l'accusa di usura ed estorsione.

Nel pratense invece è stato arrestato e ristretto in carcere con l'accusa di usura un noto avvocato[1]. L'inchiesta è attualmente coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Laura Canovai e strettamente legata all'arresto di una coppia di coniugi: Salvatore C.[1], in carcere con l'accusa di concorso in usura e spaccio, e la moglie ai domiciliari con la medesima accusa. I due spacciavano cocaina a Prato e Pistoia fino a quando non hanno deciso di provare in parallelo una seconda attività, quella di far firmare delle cambiali a chi la droga non poteva permettersela ma con importi praticamente raddoppiati, del 200% Il legale della coppia, pare coordinasse l'attività usuraia.

Fonti

  • «Concorso in usura. Arrestato avvocato[collegamento interrotto]»La Nazione, 16 dicembre 2010.

Note

  1. 1,0 1,1 Nomi rimossi o occultati nella fase di archiviazione dell'articolo, vedi discussione.