Amato: «Probabile slittamento elezioni», in Sicilia si vota a giugno
mercoledì 2 aprile 2008
Dopo l'ammissione del simbolo della Democrazia Cristiana guidata da Giuseppe Pizza da parte del Consiglio di Stato, il ministro dell'Interno Giuliano Amato non ha escluso il rinvio delle elezioni per permettere al partito democristiano di usufruire, come previsto dalla legge, di 30 giorni per svolgere la campagna elettorale: «A noi è stata notificata una decisione cautelare per la riammissione di un simbolo e quindi della presentazione di una lista, che potrebbe essere modificata da un giudizio di merito». Questa, continua Amato, «è una procedura non prevista dalla legge elettorale che può avere tempi indefiniti alla quale tuttavia bisogna conformarsi». «E quindi al momento non escludo che possa comportare un rinvio delle elezioni». Per quanto riguarda il settore istituzionale, il ministro afferma che «la decisione finale di merito deve essere espressa dal Tar del Lazio, però è possibile che su questo si innesti un regolamento di giurisdizione da parte della Cassazione per valutare se i Tar sono o no competenti a intervenire nel procedimento elettorale». Sul cambio della data del voto, la scelta «spetta invece a chi ha definito la data delle elezioni e quindi a Governo e capo dello Stato».
Silvio Berlusconi si è opposto a questo scenario, rivolgendo «appello alla Dc affinché abbia senso di responsabilità e rinunci alla richiesta di avere ulteriori giorni per la campagna elettorale». «E allo stesso tempo - prosegue - rivolgo un appello alle tv e ai media affinché diano la possibilità alla Dc di recuperare spazio. Sarebbe un danno per il Paese perdere ulteriore tempo».
In Sicilia si è già stabilito che le amministrative si svolgeranno il 15 e 16 giugno 2008. Eventuali ballottaggi si svolgeranno due settimane dopo, negli ultimi giorni del mese.
Articoli correlati
Fonti
- «Amato: "Dopo riammissione della Dc possibile slittamento delle elezioni"» – la Repubblica, 2 aprile 2008.
- ««Non escludo un rinvio delle elezioni»» – Corriere della Sera, 2 aprile 2008.