Arrestato Vittorio Emanuele di Savoia
16 giugno 2006
Vittorio Emanuele di Savoia è stato arrestato nel pomeriggio di oggi, su disposizione del giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Potenza, Alberto Iannuzzi. Le accuse contro il discendente di Casa Savoia sono state formalizzate dal pubblico ministero, Henry John Woodcock: l'ipotesi di reato è l'associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, al falso e allo sfruttamento della prostituzione.
La Procura di Potenza, infatti, ipotizza che Vittorio Emanuele sia implicato in un vero e proprio "mercato" dei nulla osta per videogiochi ed altri apparecchi elettronici utilizzati per il gioco d'azzardo, in collegamento con esponenti della criminalità organizzata siciliana. L'accusa di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, invece, fa riferimento al reperimento di intrattenitrici da offrire ai clienti della casa da gioco di Campione d'Italia.
Salvatore Sottile, il portavoce di Gianfranco Fini, è agli arresti domiciliari, per quanto riguarda la vicenda che ha coinvolto Vittorio Emanuele. Le fonti precisano che il presidente di Alleanza Nazionale è estraneo all'accaduto. Tra le 13 persone colpite dall'ordinanza spicca il nome di Roberto Salmoiraghi, sindaco di Campione d'Italia (CO).
È stato iscritto nel registro degli indagati anche il direttore generale dei Monopoli di Stato, Giorgio Tino, insieme alla dirigente Maria L. Barbarito, per aver autorizzato l'installazione di videogiochi per una società gestita da Rocco Migliardi. Il giro di squillo però coinvolgerebbe solo Vittorio Emanuele, che le incontrava in albergo.
Notizie correlate
- «Vittorio Emanuele sarà interrogato il 20 giugno » – Wikinotizie, 18 giugno 2006
- «Vittorio Emanuele torna in libertà » – Wikinotizie, 20 luglio 2006
- «Archiviazioni e assoluzioni chiudono il savoiagate » – Wikinotizie, 6 novembre 2013
Fonti
Wikipedia ha una voce su Vittorio Emanuele di Savoia.
- «Arrestato Vittorio Emanuele di Savoia» – ANSA, 16 giugno 2006.
- «Sull'arresto di Vittorio Emanuele, le intercettazioni telefoniche» – la Repubblica, 18 giugno 2006.
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