Discussione:I cani rinselvatichiti costringono i siciliani al coprifuoco/Commenti

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cani rinselvatichiti[modifica]

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Farli fuori tutti! Me ne frego degl'ambientalisti! Perchè non se li prendono in casa loro? Questi cani sono un pericolo per tutti come è successo anche a me durante una ricerca di funghi nei boschi qua vicino. Soltanto l'uso energico del bastone e il numero limitato di animali (erano soltanto in tre) mi ha permesso di cavarmela. René Agagliate
Il precedente commento non firmato è stato inserito da 94.161.199.232 (discussioni contributi), in data 13:54, 19 mar 2009.

No, farli fuori è sbagliato, hanno ragione gli ambientalisti, sono semplicemente cani che per sopravvivere si sono arrangiati unendosi. Attaccano l'uomo solo perché hanno fame e sono stati maltrattati. Questo non significa che non possano essere catturati e curati attraverso terapisti e psicologi animali. Oltretutto distribuire bocconi avvelenati per la macchia mediterranea ed i boschi può rappresentare un pericolo anche per gli animali selvatici predatori come le volpi o i grifoni (Gyps fulvus). Bisognerebbe incriminare e bastonare i padroni che gli hanno abbandonati che a quanto pare in Sicilia abbondano... Leggetevi dei libri sul recupero dei cani randagi, piuttosto che dire delle fesserie senza senso, iniziando da un testo che io trovo ottimo "Capire il tuo CANE" di Peter Messent. Io sarei disposto ad adottare un cane che prima era selvatico ed aggressivo ovviamente dopo aver raggiunto un buon grado di terapia riabilitativa.
Il precedente commento non firmato è stato inserito da 79.33.198.137 (discussioni contributi), in data 18:16, 19 mar 2009.

Con tutti i bambini che muoiono di fame! Fare un bel bastimento di cani e spedirli in Africa. Lord Hidelan Hinc et nunc 20:00, 19 mar 2009 (CET)[rispondi]
Benché io sia sostanzialmente in accordo con il secondo intervento, faccio notare all'autore del 5º edit in cronologia che non si devono mai cancellare gli interventi altrui (anche quando assai poco condivisibili : )
Inoltre, quando si appone la firma in un secondo tempo, è meglio inserire l'IP originale (che si può vedere in cronologia).

-- Codicorumus  « msg 00:44, 20 mar 2009 (CET)[rispondi]

Io non ho annullato un commento bensì ho annullato la modifica di un'altro utente che aveva cancellato il mio...--79.32.39.167 13:53, 21 mar 2009 (CET)[rispondi]

Veramente hai cancellato il mio, di commento. Lo riporterò:
:Ammazzarli è una gran brutta cosa, ma io personalmente non mi fiderei mai a tenere uno di costoro; mi viene ora in mente che gli animali... le tigri, per esempio, vengono abbattute quando iniziano ad attaccare le persone. Non si potrebbe fare diversamente: se attaccano gli umani vuol dire che sono tigri vecchie o comunque non più in grado di cacciare normalmente. Con questi cani temo che il discorso sia simile: se così provati dagli stenti hanno imparato ad apprezzare l'odore e il sapore umano, come si potrebbe insegnare loro che quell'odore e quel sapore non devono identificare una preda, bensì IL PADRONE? Magari sarebbe possibile recuperarli, ma ci vorrebbe un addestratore molto bravo, e in seguito, un padrone non meno in gamba (altrimenti, peggio per lui).--[[Utente:Geminiano|Geminiano]] ([[Discussioni utente:Geminiano|talk]]) 01:48, 20 mar 2009 (CET)--Geminiano msg 20:29, 22 mar 2009 (CET)[rispondi]

CANI INSELVATICHITI[modifica]

ABBATTETE I CANI CON I MILITARI DELL'ESERCITO ED I CECCHINI. LA VITA UMANA VALE MOLTO DI PIù DI FRONTE A QUELLA DEGLI ANIMALI, CHE NON SONO PIU' RECUPERABILI. IN QUESTI CASI OCCORRE RECUPERARE IL SENSO DI PROTEZIONE DELLA SPECIE, LA NOSTRA!! IO SCELGO LA VITA DEGLI UOMINI. DEVONO PAGARE QUELLE PERSONE CHE HANNO CONTRIBUITO A CREARE DELLE VITTIME, SIA UCCISE CHE COLPITE DA FERITE CHE NON SI RIMARGINANO COME I MORSI DI UN CANE. ANDREA SPAGNOLI

Le aggressioni di cani randagi e non possono essere fronteggiate usando spray antiaggressione al peperoncino , sono del tutto innocui e sicuramente meno pericolosi di raffiche di mitra o tiri di pistola in prossimità di strade pubbliche. Purtroppo questi mezzi non sono dati in dotazione ai Carabinieri , mentre risulterebbero di estrema efficacia anche per la neutralizzazione incruenta di criminali o esagitati (ove non sia indispensabile l'uso di armi da fuoco )che molto spesso le Forze dell'Ordine operano praticamente a mani nude, spesso con conseguenze fisiche per gli stessi operatori. Relativamente al problema del randagismo una aiuto potrebbe venire dall'utilizzo di cuccioli ,rinchiusi nei canili pubblici , da parte delle forze dell'ordine e della protezione civile al posto di costosi cani di razza allevati appositamente ed acquistati dallo Stato (vi è qualche esempio nella GDF ). Il problema dell'abbandono dsi potrebbe abbattere di molto con il controllo sistematico da parte dello stato attraverso il Corpo Forestale dei negozi di animali, in modo da obbligare a chippare i cani in vendita ed a registrarli al momento della vendita. Solo cosi , in caso di rintraccio dell'animale abbandonato , si potrebbe risalire al leggittimo propietario ed applicare le pene e sanzioni previste , che pur esistenti e severe nel nostro stato , trovano difficolta nella comminazione. Gianfranco Volpe

cani randagi[modifica]

la causa di questa tragedia è da rintracciare solo nelle istituzioni locali e nel menefreghismo generale che c'è sul problema.Gli animali,a differenza degli uomini,non nascono cattivi o inselvagiti,lo diventano a causa dei maltrattamenti di chi li gestisce,che spesso non li nutre,non li sterilizza,alimentando il problema randagismo e rendendoli più agitati per via del calore.Non è sparandogli o avvelenandoli che si risolve il problema,è necessario affrontarlo avendo coscienza che sono degli esseri viventi non dotati di ragione,e spesso famelici e disperati come quelli di modica.Le vittime di questa tragedia sono tanto quelle povere persone azzannate ma anche gli animali.Qccorre una più adeguata cura e un migliore mantenimento dei canili,che somogliano sempre più a lagher...Ucciderli servirà solo a pulire la coscienza di un cattivo gestore.

Mi permetto di far notare che usare uno spray su un cane, richiede una estrema vicinanza; se poi è un cane rinselvatichito parte di un gruppo... chi vuole può sempre far la prova dell'efficacia di codesti mezzi.--Geminiano msg 00:01, 26 mar 2009 (CET)[rispondi]
questo problema è solo l'ennesima materializzazione dello sfascio che c'é nella pubblica amministrazione siciliana. La Sicilia prende 12 miliardi di aiuti dello Stato in quanto 'regione a statuto speciale'. Quali sono i risultati? Andate a vedere Report quando parlava di Catania. O prossimamente, di Palermo. Se l'81, dico l'81% dei catanesi non ha i servizi igienici allacciati alle fogne, potete figurarvi che razza di canili-lager sono eventualmente disponibili (e per chi volesse approndire, non gli resta che beccarsi Forum, Rita dalla Chiesa ne parla un giorno sì e l'altro pure). Io non so se è giusto o meno ammazzare quei cani. Quel che so è che si dice più o meno lo stesso anche degli immigrati clandestini, dei Rom, rumeni, e magari prossimamente dei co.co.pro. senza occupazione né fissa dimora. Ecco cosa c'é che non va. Non si risolverà mai il problema, perché è nelle malversazioni della P.A., non nei cani che non vengono, come nient'altro, trattati bene e tenuti sotto responsabilità da parte dei padroni. E vorrei anche dire che il governo nella sua illuminata saggezza ha cancellato anche la 'black list' delle razze di cani pericolosi, così chi ha il pitbull a guardia della sua villa abusiva starà tranquillo, non lo accusano di niente. E chi abbandonerà i cani per andare in vacanza al mare, come succede tutti gli anni (e i vecchi? all'ospizio), non avrà colpe aggiuntive. Di tutto questo, come per tutto il resto, ci dicono che è emergenza stupri, cani, rumeni ecc. ma è lo stato e la P.A., corrotti e inetti, che causano tutto questo macello. E intanto i catanesi comprano i ceri da 130 kg (a 2-3 euro al kg) per s.Agata. Ecco a che punto siamo arrivati: piuttosto che prendere a calci nel culo gli amministratori (quelli sì da fucilare, i veri CANI), il popolo si trastulla con Santi e santoni. W l'Italietta.