Sardegna: il Governo boccia la "tassa sul lusso"

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sabato 28 luglio 2007

Il Consiglio dei Ministri ha impugnato davanti alla Corte costituzionale le norme della Finanziaria 2007 della Regione Sardegna che istituiscono la cosiddetta "tassa sul lusso": sentito il parere del Ministero delle Finanze e del Ministero degli Affari regionali, il Governo ha infatti rilevato numerosi profili di illegittimità costituzionale, con riferimento alle competenze tra Stato e Regione in materia tributaria ed al principio di uguaglianza tra i cittadini.

In una nota, Palazzo Chigi comunica che «resta fermo l'impegno a proseguire il confronto con la Regione Sardegna», sì da poter concordare «modifiche alla normativa regionale tali da consentire al Governo di ritirare i ricorsi presentati».

«Noi difendiamo questa legge che chiede un contributo in cambio delle politiche di tutela ambientale», ha commentato il governatore sardo Renato Soru che oggi, in un'intervista a Le Point, prima di conoscere la decisione dell'Esecutivo, aveva dichiarato: «Non sarebbe la prima volta che il Governo impugna una legge regionale davanti alla Corte Costituzionale. È, tra l'altro, di due settimane fa una sentenza della Consulta che ha giudicato non fondato un ricorso del Governo contro un'altra legge regionale della Sardegna».

Duro il commento di Mauro Pili, già Presidente della Regione Sardegna, ed oggi parlamentare di Forza Italia: «Se Soru e compagni attendevano il sigillo del governo Prodi sul fallimento della loro azione di governo, oggi l'hanno avuto con tutti i crismi dell'ufficialità. La bocciatura del Consiglio dei Ministri è sonora, forte e senza appello. Se fossero persone serie ne trarrebbero immediatamente le conclusioni».

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