Torino: quattro i morti nell'incendio alla ThyssenKrupp

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sabato 8 dicembre 2007

Incidente all'acciaieria ThyssenKrupp di Torino

L'incidente alle acciaierie ThyssenKrupp di Torino, avvenuto mercoledì scorso, ha comportato un violento incendio che ha raggiunto numerosi operai con esiti tragici. Dopo il 36enne Antonio Schiavone, padre di 3 figli piccoli, morto pressoché subito dopo l'incidente, oggi è deceduto anche Roberto Scola, 32 anni. Era stato portato all'ospedale Cto, sempre in Torino dove si è tentato di salvarlo nonostante le orribili ustioni riportate.

L'uomo è stato visto correre fuori dalla fabbrica, avvolto dal fuoco come una torcia umana, dai suoi colleghi che hanno tentato di soccorrerlo. Aveva il 95% di ustioni su tutto il corpo e solo le piante dei piedi non erano state coinvolte. Nonostante questo, era ancora lucido. È stato descritto come cosciente e terrorizzato dal timore di non rivedere i suoi due figli. Per tentare di reidratarlo si è tentato di fargli flebo di 1600 cc. di soluzione acqua-sale ogni ora, mentre si ricorreva alla ventilazione forzata perché aveva respirato troppo fumo. Non è stato sufficiente e alle 6.45 di stamane è stato dichiarato morto.

Nel pomeriggio, anche un terzo operaio non ce l'ha fatta: si tratta del signor Angelo Laurino, 43 anni, anch'egli con 2 figli, che si vanno ad aggiungere agli altri 5 orfani di padre per via di questo incidente. Anche lui aveva ustioni su oltre il 90% del corpo. Vi sono ancora 5 operai con ustioni tra il 60 e il 90% della pelle. Sconvolta dal dolore, la moglie dell'uomo ha urlato la sua volontà di giustizia alla ministra Livia Turco, accorsa al S.Giovanni Bosco per visitare le famiglie colpite da quella che a questo punto si può ben definire una strage, simile ad un'altra catastrofe che vide, circa un anno fa, l'esplosione di un oleificio a Campello sul Clitunno, Umbria, con 4 vittime della squadra manutenzione.

In nottata, è deceduto anche il quarto ferito più grave, Roberto Scola.

Il procuratore Raffaele Guariniello sta indagando e interrogando testimoni: sembra che gli estintori non fossero stati ricaricati e che il telefono non funzionasse, al punto che per chiedere aiuto ad altri operai uno di loro ha dovuto ricorrere ad una bicicletta. Intanto è confermato il lutto cittadino per lunedì, lo sciopero e una manifestazione allo stabilimento per la sicurezza sul lavoro.

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