L'arte rupestre di Malonno presentata da Umberto Sansoni

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venerdì 3 ottobre 2008

Conferenza a Malonno, Val Camonica
Umberto Sansoni

«Malonno entra di diritto nel quadro del World Heritage dell’ UNESCO». Con queste parole Umberto Sansoni del Dipartimento Valcamonica e Lombardia del Centro Camuno di Studi Preistorici sentenzia l'importanza delle scoperte avvenute sino ad oggi.

Dalla gremita Sala Auditorum dell'ex scuola elementare di Lava, a Malonno, il professore ha illustrato agli intervenuti il risultato degli scavi e i rilievi raccolti in un'area che fino a poco tempo fa era considerata marginale al grande ciclo delle incisioni rupestri della Valcamonica.

«Sono emerse di recente figure rupestri sulla costa di Malonno: un cavaliere, un guerriero, oranti, figurine animali e simboli. Immagini databili a 3000 anni fa, che si aggiungono ad altre figurazioni già note, di pari o maggiore antichità: le enigmatiche coppelle, mappiformi e impronte, poste in luoghi dove si individuano tracce di antiche miniere, di castellieri, di siti abitativi o cultuali. E vi sono infine i segni cristiani, medioevali e recenti».

Una presentazione correlata da numerose immagini esplicative, che hanno stupito soprattutto gli stessi malonnesi, increduli di possedere un patrimonio archeologico paragonabile a quello di altre famose aree della vallata. Umberto Sansoni non esclude infatti che, proseguendo nei lavori, le raffigurazioni di località Còrnola, Còste dei Pondécc e Castél di Moscio possano divenire presto nomi molto conosciuti.

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