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La Wikimedia Foundation sostiene la giustizia razziale e il movimento Black Lives

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San Francisco, giovedì 4 giugno 2020

We stand for racial justice

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In questi momenti di terribile tensione sociale, anche la Wikimedia Foundation (fondazione senza fini di lucro creata nel 2003 e che ha lo scopo di incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di contenuti liberi in tutte le lingue, e fornire gratuitamente al pubblico l'intero contenuto dei suoi progetti wiki, tra i quali il più noto è l'enciclopedia Wikipedia) prende decisa posizione per bocca di Katherine Maher, CEO, e Janeen Uzzell, COO della fondazione.

La morte di George Floyd la scorsa settimana per mano delle forze dell'ordine a Minneapolis mette a nudo le enormi disuguaglianze e il razzismo che i neri affrontano quotidianamente negli Stati Uniti. Nelle ultime settimane, il suo nome, insieme ad Ahmaud Arbery, Breonna Taylor e David McAtee, si sono uniti a un registro sbalorditivo di vittime del violento razzismo anti-neri in America.

« The Wikimedia Foundation stands in support of racial justice and with the movement for Black Lives. »

Come aderenti al Movimento Wiki abbiamo e vediamo oggi i nostri Colleghi di pelle nera soffrire in questo momento l'angoscia di un clima nel quale il colore della pelle pone a rischio la vita, l'integrità fisica, il diritto di riunirsi pacificamente per dimostrare ed esprimere le proprie opinioni, la libertà di informazione. Oggi sono loro e domani potrebbero essere altri, di diversa pelle, di diversi capelli, di diverse religioni, di diverse preferenze.
Su questi temi non è possibile essere neutrali, non c'è nessuna possibile zona grigia, e la posizione del Mondo Wiki è assolutamente chiara.
Il silenzio suonerebbe di avallo della violenza della storia e del potere, dei poteri. Non taceremo.

Manifestanti a favore di George Floyd affrontano il controllo antisommossa al di fuori di Lafayette Square (Washington DC)

Siamo con tutti i nostri Colleghi, di qualunque color di pelle, di qualunque caratteristica possa mai essere considerata "ragione" di discrimine, in tutti i Paesi del Mondo. Anche nel tuo, qualunque esso sia. Nessun Paese è mai abbastanza lontano dal nostro perché ciò che vi accade all'interno non ci riguardi: ci sono dentro nostri Colleghi, e altri nobili Volontari che si battono per aiutare il genere umano a crescere attraverso la disponibilità e la fruizione di libera conoscenza.
Ripetiamolo, lavoriamo da Volontari per offrire a ogni singolo essere umano l'accesso alla conoscenza libera: il nostro lavoro non sarà mai completo finché non sarà possibile a ciascuna voce di ciascun essere umano di essere espressa e ascoltata, e il nostro lavoro si basa sui due principi di uguaglianza e libertà.
Oggi siamo con le Vite Nere.
Non c'è razzismo, non c'è supremazia compatibile con nulla di ciò che facciamo qui. Se credi che gli uomini siano diversi per razza, se credi che qualche razza, qualche religione, qualche altra preferenza garantisca qualche sorta di supremazia, il primo istinto è quello di dirti di andartene, di evitare pure di leggere le nostre pagine; ma non ci muoviamo con l'istinto, gli animali lo fanno, non noi. Perciò ti invitiamo invece a misurare le tue capacità con la scrittura di una voce neutrale e oggettiva secondo le regole di Wikipedia. Salvo rari casi, dovrebbe essere alla tua portata. Ma ne devi avere il coraggio. La forza. Provaci: sarai tu a guadagnarci, molto più che Wikipedia, perché ti mostrerà qualcosa che non ti aspetti. E sarà una tua nuova ricchezza immediatamente utile a tutti.
Nel frattempo noi siamo con le Vite Nere. Con i nostri Colleghi Neri. Con tutti i nostri Colleghi in pericolo.

Wikimedia espressamente richiede a chiunque possa agire

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Agli Stati Uniti, dove Wikipedia è nata e dove ha sede Wikimedia Foundation, ma anche ai poteri esercitati in qualsiasi altra parte del mondo, la Fondazione richiede:

  • Riconoscimento del diritto alla pubblica protesta, partecipazione al contenimento delle tensioni, riduzione delle mobilitazioni di armati e cessazione dell'uso delle armi per il controllo delle folle durante legittime pubbliche proteste
  • Protezione della libertà di espressione, insieme con il fondamentale diritto di riunione e opinione, insieme con il diritto all'informazione (libertà della stampa di operare liberamente e senza intimidazioni)
  • Affermazione dei diritti fondamentali ed egalitari dell'Uomo, che spettano a ciascun essere umano, combattendo le ideologie divisive, quelle che sobillano all'odio e quelle suprematiste bianche, e così i loro militanti.
  • Riforma dei sistemi giudiziari penali, per la limitazione dell'impiego della forza e il recupero di procedure e meccanismi processuali e di responsabilità.
  • Investire in uguaglianza e istruzione. Ricomporre le disparità razziali in servizi essenziali allo sviluppo dell'Umanità. Fra i servizi sociali di impellente necessità ci sono quelli dell'istruzione, soprattutto della scuola primaria e della scuola secondaria. Deve diventare una priorità di ciascun governante. Almeno di quelli che si spacciano per intelligenti. Si deve iniziare adesso.

Tutte queste richieste sono oggi concentrate in un grido doloroso mentre la forza regola, ora in un senso ora nell'altro, destini e salute di uomini come noi. Di Colleghi come noi. Di esseri umani come quelli per i quali lavoriamo. Che abbiano una divisa o che non ce l'abbiano. Che abbiano una carica o che non ce l'abbiano. Che abbiano i soldi o che siano costretti alla sudditanza economica. Che attendano di tornare la sera a una casa dove siano amati o meno. Dove ci siano o non ci siano dei figli che fanno delle domande importanti.
In realtà è ciò che silenziosamente facciamo tutti i giorni qui e in tutti i Progetti wiki di qualunque lingua e materia, tutti i giorni diciamo le stesse cose con i fatti, creando una conoscenza libera che serve a rendere disponibili concetti di comune condivisibilità come strumento di costruzione di relazioni pacifiche e di pari rango fra tutti gli esseri umani. Per questo occorre che tutti possano - in pari dignità, in pari rango - avere accesso alla relazione interumana prima e intellettuale poi. Riconosciuti per pari.
Oggi è bene dirle ad alta voce, tutte queste cose, oggi è bene gridarle perché siano sentite.
Deve sentirle chiunque abbia in qualsiasi modo acquisito un potere. Deve sentirlo chi può mandare uomini addosso agli uomini, pari contro pari, con istruzioni feroci che a volte sono frutto di insufficienza intellettuale, altrimenti di inqualificabile calcolo.
Partiamo dall'istruzione: a chiunque sia consentito DAVVERO l'accesso all'istruzione e alla conoscenza, alle arti e alle scienze, in libertà e parità di rango. Si parte da qui. Sapere libero.

Che succede adesso

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Adesso succede che Wikimedia revisionerà tutti i processi con cui questo universo di singolare complessità funziona, affinché MAI nei nostri Progetti possa MAI essere tollerata alcuna forma di discriminazione. Lo facciamo da quando questi Progetti sono nati, ma ora più che mai è importante raffinare l'attenzione che (anche per questo fra i primi della Rete) sempre abbiamo posto perché nessuno abbia mai una parola più importante di quella degli altri, o possa ottenere qualcosa per ragioni diverse dal consenso paritario ed egalitario.
Ciò che oggi infiamma gli Stati Uniti può verificarsi di nuovo dovunque, talora già accade senza che ne veniamo a conoscenza.
Il nostro diretto interesse è che in qualsiasi parte del mondo ci sono Wikimediani che rischiano di trovarsi in pericolo o in difficoltà, e insieme a loro le Comunità cui appartengono. E gli esseri umani che costituiscono quelle Comunità. Il nostro diretto interesse è che possiamo interagire con le culture anche più giovani e immature. Come quelle che solo da pochi decenni garantiscono (solo formale) parità ai Neri. Molti fra noi erano già nati quando fu ucciso Martin Luther King, e succedeva molto tempo fa; ma ancora c'è bisogno di Sogno. Noi quel Sogno ancora ce l'abbiamo. Perché amiamo i nostri Colleghi Wikimediani Neri.
I Wikimediani di lingua italiana sono fra coloro che, appartenendo a contesti di antica cultura, più di altri hanno il dovere di aiutare quelle realtà a crescere. Sapendo che nelle contrapposizioni fra bianchi e neri, fra civili e poliziotti, fra gialli di sopra e gialli di sotto, fra fedeli e infedeli, fra poveri giovani e poveri anziani, c'è sempre qualcuno che lucra rendite inaccettabili e che teme soltanto la diffusione di una libera conoscenza utile a ristabilire quali siano i valori che tutti riconosciamo per tali. In cui tutti ci identifichiamo. A questo serve il sapere libero, a questo serve un libero web, a questo serve la nostra onestà intellettuale quando ci approcciamo a ciascuno dei concetti che ci azzardiamo a maneggiare. Per questo continueremo a lavorare al meglio delle nostre capacità con la più vibrante delle passioni.
Perché venga presto il giorno in cui quando diremo Black Lives Matter, le Vite Nere contano, qualcuno con candida naturalezza, con genuina sorpresa, con perplesso stupore ci risponda: e perché mai non dovrebbero contare?


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Fonti

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Articolo pubblicato con licenza CC BY-SA,
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