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Attentato di Nassiriya: è morto anche il carabiniere superstite

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7 maggio 2006

Il maresciallo dei Carabinieri Enrico Frassanito era l'unico supersiste dell'attentato di Nassiriya (Iraq) che il 27 aprile scorso aveva causato la morte di tre militari dell'Arma. Rimpatriato proprio oggi con un volo speciale atterrato all'aeroporto di Villafranca, le sue condizioni erano gravissime, soprattutto a motivo delle estese ustioni profonde causate dall'esplosione.

Il maresciallo Frassanito è deceduto alle 17.35 di oggi nell'Unità Operativa di Rianimazione dell'ospedale di Borgo Trento (VR) per shock settico irreversibile.

Una nota della direzione sanitaria dell'ospedale specifica che «Il trasferimento da Kuwait City era stato deciso dall'équipe medica giunta dall'Italia, in accordo con i medici locali che avevano espresso parere favorevole al trasferimento. Le condizioni cliniche erano critiche con la prognosi riservata ma stabilizzate da 48 ore. Il quadro clinico delle infezioni già presenti si è però improvvisamente aggravato assumendo le caratteristiche di uno shock settico irreversibile». «Il maresciallo è stato rianimato più volte durante il volo - prosegue il comunicato - e sottoposto a massaggio cardiaco durante il trasferimento dall'aeroporto all'ospedale. La rianimazione è proseguita in istituto per altri 40 minuti».

La direzione sanitaria interviene anche sulla decisione di rimpatriare il militare: «nonostante la consapevolezza della gravità delle condizioni, in particolare all'apparato respiratorio, il trasferimento in Italia è stata una scelta dettata dalla certezza, condivisa con i curanti kuwaitiani di offrire una maggiore opportunità di sopravvivenza e di un eventuale recupero allo sfortunato carabiniere».

Chi era il maresciallo Frassanito

Nato nel padovano e residente a Sommacampagna (VR), il maresciallo Enrico Frassanito aveva 41 anni. Partito per l'Iraq il 9 aprile scorso, sarebbe dovuto rientrare in Italia in agosto. Il sottufficiale conosceva l'arabo ed era stato insignito della Croce della Nato per il servizio già reso all'estero, in una missione in Bosnia.

Le reazioni

Il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha manifestato «sentimenti di cordoglio, di solidarietà e di intensa partecipazione al dolore provocato da questo luttuoso evento».

Il ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, ha espresso «il suo più partecipe cordoglio ai familiari del maresciallo Frassanito e la sua sentita solidarietà alle Forze Armate che versano un ulteriore tragico tributo di sangue adempiendo ai loro doveri in una missione di pace».

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