Bocciato il test antidroga per i parlamentari

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mercoledì 25 luglio 2007

Ieri, la Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati ha bocciato la proposta di legge avanzata dall'onorevole dell'UDC, Pier Ferdinando Casini, sul test antidroga per i parlamentari. La proposta era stata presentata dopo che la trasmissione televisiva Le Iene aveva scoperto che alcuni, fra deputati e senatori, aveva fatto uso di sostanze proibite poco tempo prima; il servizio è stato poi censurato da Garante per la privacy.

Lo stesso test, invece, sarà a breve reso obbligatorio per altre tipologie di lavoratori, come guidatori di autobus o pullman, tassisti, ferrovieri ed altre categorie. Questo provvedimento è nato dopo l'incidente di Vercelli in cui è morto un bambino mentre l'autista era sotto l'effetto di stupefacenti.

Pur essendo stata sottoscritta da ben 89 deputati di AN, UDC e Forza Italia, al momento del voto in commissione il solo partito di opposizione presente era l'UDC; la maggioranza ha avuto quindi vita facile per far passare i due emendanti di Marco Boato, dei Verdi, in modo da cancellare la proposta. Commentando la notizia Lorenzo Cesa, segretario dell'UDC, ha detto che proporrà ugualmente il test ai parlamentari del suo partito. Critiche provengono anche dal fronte opposto, per Silvana Mura dell'Italia dei Valori «il Parlamento non lancia certo un segnale di apertura e trasparenza verso l'esterno» (Carlo Costantini, membro della commissione per l'Italia dei Valori ha comunque votato contro).

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