Intervista a Buccella
Martedì 13 agosto 2019
Che cosa lo attira della sua professione di giornalista?
Fare il giornalista in sostanza è un mestiere molto bello. Se fai qualcosa che ti piace alla fine il lavoro è molto meno faticoso, è più una passione e questo vale per quello che faccio alla RSI, in quanto corrispondente da Roma sia per il festival di Locarno in cui sono presente da 30 anni.
Da quanti anni cura il Locarno Daily?
Questo è il decimo anno del Locarno Daily, l’ho visto crescere e lo sento mio, anche se appartiene a tutte le persone che ci lavorano, giornalisti e ospiti del Festival compresi. Il nostro compito è quello di raccontare in diretta quello che capita durante tutti i giorni del Festival.
C’è qualche cosa che non le piace fare in quanto giornalista?
Il difetto di questo mestiere è che i fatti di cronaca accadono sempre nei momenti meno opportuni ad esempio alla mattina presto oppure alla sera tardi o ancora quando si sta facendo pranzo o cena. In quei momenti bisogna sospendere quello che si sta facendo e prepararsi a raccontare la notizia.
Chi scrive gli articoli in inglese della rivista?
Il giornale è scritto in due lingue, l’italiano e l’inglese: l’italiano perché siamo in Ticino ed è la lingua della maggior parte della piazza, mentre l’inglese perché il Festival è internazionale e si vuole raggiungere un pubblico più ampio. Abbiamo alcuni redattori anglofoni. Ci sono anche i commissari che sono le persone che scelgono quali film selezionare per il Festival che spesso redigono articoli per la nostra rivista.
Da quanto tempo esiste il Locarno Daily?
Il Locarno Daily è molto vecchio ed è il giornale del Festival. Nei diversi anni ha cambiato nome, prima era Pardo News, poi Pardo Live, Locarno Daily ed infine Locarno TV.
Come è cambiato nel tempo il Locarno Daily?
Il giornale nonostante sia ancora in forma cartacea è aperto ai cambiamenti digitali, esiste un sito internet, i social network del giornale e l’applicazione per il cellulare. Si cerca di conciliare quello che si scrive sul giornale con quello che viene pubblicato online cercando di variare sempre i contenuti per non avere dei doppioni.
Lavora tanto per la redazione della rivista?
Si, ma fa parte del mio lavoro e del piacere di avere la rivista in mano il giorno dopo. Con me lavorano molte altre persone quindi il lavoro è ben suddiviso tra: grafici, fotografi, giornalisti, … Le ore di lavoro sono molte, ma la soddisfazione finale lo è ancora di più.
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