Dopo la giornata di trasferimento di ieri la corsa è tornata sul continente, si risale la penisola. La decima tappa, tutta sul versante adriatico tra Molise e Abruzzo, era completamente riservata ai velocisti. Percorso molto lineare: il via è a Termoli, si sale verso Nord lungo la Strada statale 16 costeggiando l'Adriatico per 135 chilometri fino a Giulianova Lido, proseguendo quindi nell'entroterra fino a Teramo, ove è posto il traguardo. In totale sono 159 chilometri, abbastanza facili benché il finale sia in leggerissima salita (gli ultimi 100 metri sono al 4%). Un Gran Premio della Montagna di quarta categoria, a Vasto (2 km al 5%), assegna tre punti per la speciale graduatoria, mentre il Traguardo Volante è a Pescara. 189 i ciclisti al via.
Poche centinaia di metri dalla partenza volante e subito si è concretizzata la fuga buona, con inizialmente protagonisti due atleti, il francese Pierre Cazaux (Euskaltel-Euskadi) e il giapponese Fumiyuki Beppu (Team RadioShack). Dopo 17 chilometri li ha raggiunti l'ucraino Jurij Krivcov (AG2R La Mondiale): il gruppo ha lasciato spazio e i tre sono arrivati a prendere un vantaggio massimo di 6'10" al km 23. Beppu è stato il primo sul GPM di Vasto, poi, al solito, le squadre dei velocisti – è la penultima tappa adatta agli sprinter, saranno molti gli arrivi in salita – e nella fattispecie la HTC-Highroad di Mark Cavendish, si sono messe a lavorare per limare il distacco dai primi. Ai meno 50 il gap era di 2'44", poi è calato ancora.
L'inevitabile ricongiungimento è arrivato ai meno 10. Hanno provato ad organizzarsi alcune formazioni, poi ai 2 600 dall'arrivo ha attaccato a sorpresa il britannico David Millar. Il tentativo di allungo non ha sortito effetti, il gruppo è tornato compatto poco dopo l'arco dell'ultimo chilometro, con gli uomini veloci pronti a darsi battaglia. Dopo la trenata totalmente sbagliata di Gerald Ciolek, oggi di supporto a Francesco Chicchi, è partito lungo l'uomo LampreAlessandro Petacchi; Mark Cavendish gli ha però preso la ruota e questa volta lo ha superato con relativa facilità ai 50 metri dall'arrivo. Secondo proprio sulla linea Francisco Ventoso della Movistar, mentre Petacchi ha dovuto accontentarsi della terza piazza. Poco dietro i soliti Roberto Ferrari e Davide Appollonio.
Graduatorie invariate eccetto quella a punti, ove Petacchi riprende la leadership a scapito di Alberto Contador: la maglia rossa oggi era comunque già sua dato che lo spagnolo vestiva di rosa. Domani la carovana risale ancora sul versante Adriatico, si arriva a Castelfidardo, nelle Marche. È una frazione collinare, sugli Appennini, caratterizzata da numerosi saliscendi e ultimi chilometri in lieve salita.
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