Si attendevano sorprese in questa undicesima tappa del Giro d'Italia, una frazione di media montagna sugli Appennini tra Abruzzo e Marche. Alla fine però nessuno ha voluto scoprirsi e la classifica rimane immutata, con la maglia rosa ancora sulle spalle del superfavorito Alberto Contador. La vittoria di giornata va invece al francese dell'AG2R La MondialeJohn Gadret, abile a riprendere e staccare – proprio sull'ultimo strappo in vista del traguardo – il fuggitivo spagnolo Daniel Moreno. Secondo all'arrivo l'altro iberico Joaquim Rodríguez, terzo il campione d'Italia Giovanni Visconti.
Tappa insidiosa quella di oggi, l'undicesima del Giro d'Italia 2011. Il percorso è tutto un saliscendi, senza un metro di pianura, 144 chilometri sull'Appennino centrale tra Tortoreto Lido, in provincia di Teramo, e la provincia di Ancona, più precisamente Castelfidardo, sede nel 1860 di una delle battaglie conclusive del Risorgimento italiano. Sono ben quattro i Gran Premi della Montagna, anche se tutti di quarta categoria, nell'ordine a Monte-Ripaberarda, a Monte Vidon Combatte, a Rapagnano e a Morrovalle; il traguardo volante è invece ai meno 14, a Recanati. Gli ultimi quattro chilometri sono in salita, trampolino ideale per qualche attacco (magari da parte di un big); tutta la tappa, per la conformazione del percorso, è in verità terreno adatto a fughe da lontano.
Nel giorno dei funerali di Wouter Weylandt, venuto a mancare nove giorni fa, la carovana del Giro d'Italia ha osservato un minuto di silenzio in sua memoria prima del via da Tortoreto Lido. Sono stati diversi gli scatti e controscatti nella prima parte della frazione: tra i tentativi da segnalare anche quello di Vincenzo Nibali, subito ripreso. Al chilometro 44 il gruppo è tornato compatto, una ventina di chilometri dopo sono invece riusciti ad evadere in nove, il colombiano Carlos Alberto Betancur, gli italiani Fabio Taborre, Simone Stortoni, Marco Marzano e Valerio Agnoli, lo spagnolo Daniel Moreno, il lituano Ignatas Konovalovas, l'olandese Steven Kruijswijk ma, soprattutto, il francese Christophe Le Mével, uomo di classifica della Garmin-Cervélo e stamattina terzo in graduatoria a 1'19" da Contador. Ai nove si sono accodati poco dopo il portoghese Tiago Machado e il norvegese Lars-Petter Nordhaug.
Dietro il gruppo è stato tirato a lungo dalla Saxo Bank-Sungard di Contador e il vantaggio degli undici non ha mai raggiunto i 3 minuti. Ai 25 dall'arrivo ha attaccato in solitaria Daniel Moreno (Katusha Team), tra gli ex compagni di fuga hanno provato a seguirlo Stortoni e Betancur, ma invano; a completare l'aggancio è invece stato, esattamente ai meno 10, Ignatas Konovalovas (Movistar Team). I due battistrada hanno poi proceduto insieme – ai -6 avevano 29" sui primi inseguitori e 58" sul gruppo – fino all'ultimo chilometro: a quel punto Moreno ha staccato il lituano, mentre da dietro il gruppo risaliva a tutta. Proprio dal plotone ridotto a qualche decina di unità è uscito il francese John Gadret, che a poche centinaia di metri dalla linea d'arrivo ha raggiunto e saltato con facilità un Moreno ormai piantato sulle ultime rampe.
La vittoria è andata proprio al trentaduenne dell'AG2R La Mondiale, ex ciclocrossista al quinto successo su strada tra i professionisti. La rimonta degli altri uomini del gruppetto non è andata invece oltre il secondo posto finale, preso dall'altro spagnolo del Katusha Team Joaquim Rodríguez; poco dietro Giovanni Visconti, José Serpa e, quinto, Alberto Contador, che conserva la maglia rosa con 59" sul bielorusso Kanstancin Siŭcoŭ. Distacchi invariati nella generale, e domani probabilmente anche, dato che quella con partenza a Castelfidardo e arrivo a Ravenna è una tappa completamente pianeggiante (neanche un GPM) e adattissima ai velocisti.
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