Montevergine di Mercogliano, venerdì 13 maggio 2011
Il risultato che non t'aspetti oggi nella settima tappa del Giro d'Italia 2011, 110 chilometri tra Maddaloni e Montevergine di Mercogliano, con arrivo in quota. A vincere non è uno dei big tanto attesi, ma il neoprofessionista belgaBart De Clercq, ventiquattrenne dell'Omega Pharma-Lotto: decisivo per gli esiti della frazione il suo attacco in solitaria ai meno 7 dal traguardo. Proprio sulla linea d'arrivo De Clercq ha però rischiato di farsi beffare da Michele Scarponi, riuscendo tuttavia a precedere l'avversario per pochi centimetri; poco dietro il gruppo di migliori, e con loro la maglia rosa Pieter Weening, che conserva il primato.
Partenza alle 14:20 locali da Maddaloni, 194 gli atleti ancora in gara. È la tappa in linea più breve del Giro 2011, soli 110 chilometri tutti in Campania. L'arrivo è in quota, al Santuario di Montevergine di Mercogliano, 1260 m s.l.m, una salita di 17,1 chilometri con pendenze massime del 10% e medie del 5,0%, percorribile sui 30 km/h. Non difficilissima – in cima c'è un Gran Premio della Montagna di seconda categoria – ma lunga, e la selezione, come negli anni passati (2001, 2004, 2007), potrebbe arrivare. Sul tracciato anche un altro GPM di seconda categoria, a Serra della Strada dopo 66 chilometri, e il consueto Traguardo Volante, oggi posto nel centro di Avellino. Giornata soleggiata.
Subito andatura sostenuta, e subito sono cominciati i tentativi di fuga. Dopo una quindicina di chilometri davanti sono rimasti in cinque, il campione d'Italia Giovanni Visconti (Farnese Vini-Neri Sottoli), insieme ai connazionali Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale) e Federico Canuti (Colnago-CSF Inox), il francese Jérôme Pineau (Quickstep) e il danese Lars Bak (HTC-Highroad). Il gruppo ha lasciato andare, e i cinque battistrada hanno raggiunto in breve un vantaggio superiore ai 3 minuti. Sull'ascesa di Serra della Strada è cominciata l'azione dell'olandese Johnny Hoogerland (Vacansoleil-DCM), che prima è uscito dal plotone e poi, nell'arco di quaranta chilometri, è riuscito a rientrare sui fuggitivi recuperando da solo quasi due minuti.
Ai meno 17 è iniziata la salita verso il Santuario di Montevergine, con i sei ancora soli davanti: Visconti e Pineau hanno perso subito contatto, ai meno 12 ha contrattaccato il danese Bak e poco dopo gli altri tre ex fuggitivi sono stati riassorbiti nella pancia del plotone (ridotto ad una cinquantina di unità). A metà salita da dietro hanno rilanciato in tre, Rafael Valls, Ivan Rovnyj e Stefano Pirazzi (già protagonista ieri), hanno ripreso un Bak ormai piantato ma il loro attacco si è quasi subito esaurito. Ai meno 7 è partito quindi il giovane neprò belga Bart De Clercq, ventiquattrenne della Omega Pharma-Lotto, mentre dietro a tirare – come già fatto per buona parte della tappa – si è messa l'Acqua & Sapone di Garzelli. Hanno provato a ricucire su De Clercq prima il venezuelano Carlos Ochoa, poi ancora Pirazzi, ma il gruppo, guidato dai Lampre-ISD, non ha lasciato strada e li ha in breve ripresi.
Finale incerto, gli inseguitori hanno cominciato ad avvicinarsi inesorabilmente a De Clercq, dietro è partita la volata lunga ma il belga è riuscito a mantenere giusto quella mezza bicicletta di vantaggio sufficiente per ottenere il primo successo tra i professionisti. Secondo al traguardo un Michele Scarponi trainato alla perfezione dal compagno Przemysław Niemiec: suoi 12 secondi di abbuono, sicuramente utili per la classifica generale (il marchigiano sale al quinto posto). Classifica generale che però oggi è rimasta invariata, i big non si sono scoperti e Pieter Weening, giunto con loro, ha potuto festeggiare un'altra giornata in rosa. Domani si arriva a Tropea, in Calabria: è una tappa per velocisti, possibile qualche sorpresa in attesa del tappone dell'Etna di domenica.
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