Le reazioni alla tragica fine del sequestro di Tommaso

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2 aprile 2006

Il caso del piccolo Tommaso Onofri

Mentre i genitori di Tommaso Onofri, il piccolo rapito un mese fa e ritrovato cadavere ieri notte, non hanno ancora rilasciato dichiarazioni, il Papa Benedetto XVI, al termine dell'Angelus di oggi, ha affermato: «Siamo tutti colpiti dalla vicenda del piccolo Tommaso, barbaramente ucciso. Preghiamo per lui e per tutte le vittime della violenza».

Il Presidente della Repubblica Ciampi ha usato parole assai decise: «È un orrore che mozza il fiato. I bambini sono sacri».

Salvatore Alessi, fratello del muratore che ieri ha accompagnato gli inquirenti nel luogo dove sarebbe stato rinvenuto il cadavere di Tommaso, ha dichiarato ad una radio privata: «Non ho più un fratello, né una cognata». Nella stessa intervista, l'uomo ha anche confermato che, assieme alla moglie, chiederà l'affidamento del bambino che il fratello ha avuto con l'attuale convivente, Antonella Conserva, anche lei implicata nel rapimento del bambino.

Alessi e Raimondi si accusano a vicenda

Intanto, Mario Alessi e Salvatori Raimondi, entrambi in stato di fermo, si accusano l'un l'altro. Il primo sostiene che il bambino sia stato ucciso dal secondo con un attrezzo, mentre il secondo attribuisce al primo la responsabilità dell'uccisione di Tommaso, a seguito di strangolamento. Probabilmente la risposta a rigaurdo sarà affidata ai medici legali, che martedì prossimo eseguiranno l'esame post-mortem.

Nel frattempo, l'avvocato Laura Ferraboschi, legale di fiducia dell'Alessi, ha dichiarato che il proprio assistito «non ha confessato l'omicidio» e che dubbi sussistano circa la corretta ricostruzione degli eventi.

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