Italia, scandalo calcio. Moggi si sfoga: «Sono stato tradito da Galliani»

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22 maggio 2006


La Gazzetta del Sud ed i periodici collegati con il Quotidiano Nazionale hanno pubblicato oggi un'intervista a Luciano Moggi, ex dg della Juventus, al centro dello scandalo che ha investito il mondo del calcio.

«Lo scorso settembre - afferma Moggi - Berlusconi mi propose di andare al Milan. Io rimasi sorpreso e, pur lusingato da quell'offerta, gli dissi che ci avrei riflettuto. Eravamo solo all'inizio della stagione, in quel momento dovevo pensare alla Juventus. Ma tutti noi sappiamo come è fatto il proprietario del Milan, basta poco per entusiasmarlo. E così raccontò tutto a Galliani, con grande enfasi». «Neppure a farlo apposta - prosegue l'ex dirigente - due settimane dopo il mio incontro con Berlusconi, alla Figc arrivarono i fascicoli della Procura di Torino con intercettazioni che riguardavano me e altri personaggi del calcio. Carraro informò subito Galliani, il quale ovviamente ne parlò con Berlusconi». Evidentemente - ipotizza Moggi - «Galliani suggerì a Berlusconi di stare molto attento prima di fare certe scelte, gli disse che forse non era il caso di insistere su di me per via dell'inchiesta».

Parlando delle intercettazioni telefoniche, Moggi afferma: «Non sono stato io a inventare questo calcio, è il sistema che funziona così da sempre. Ma scusate avete visto tutte le intercettazioni? Se ne sono sentite delle belle, eppure la colpa è stata data sempre a me solo perché il mio nome è stato il primo ad essere gettato in pasto alla stampa. E Carraro? Per non parlare del suo segretario Ghirelli, un uomo molto pericoloso». E prosegue: «Da anni, tutti i giorni della settimana, i designatori ricevevano telefonate da presidenti e dirigenti di tutte le serie, a cominciare da Meani del Milan e Facchetti dell'Inter. E di certo non erano telefonate amichevoli, perché ognuno aveva sempre qualcosa di cui lamentarsi».

Alla domanda del cronista «Come si sente adesso?», Moggi risponde: «Lei come mi vede? Mi hanno ammazzato, meglio avere direttamente un rinvio a giudizio che essere sputtanato in questa maniera. Maledetto il giorno che ho incontrato Berlusconi...».

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