Rugby Coppa del Mondo 2007: Argentina - Sud Africa l'altra semifinale

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domenica 7 ottobre 2007

VI Coppa del Mondo di rugby

Dal weekend odierno si è delineata una netta spaccatura nella geografia della VI Coppa del Mondo di rugby: comunque vada, la finale in programma il 21 ottobre prossimo vedrà in campo due emisferi contrapposti: per quello boreale la Francia o l’Inghilterra, mentre per quello australe l’Argentina o il Sudafrica. Quest’ultimo, infatti, è stato l’accoppiamento uscito dalle due gare di questa domenica, dopo che ieri le due europee avevano eliminato dal torneo le due superpotenze dell’Emisfero Sud Australia e, soprattutto, Nuova Zelanda, da vent’anni candidata a ripetere la vittoria nella I Coppa del Mondo del 1987 ma mai più riuscitavi.

La giornata di oggi non ha ricalcato, per spettacolarità e tecnica, le sfide di Marsiglia e di Cardiff di ieri, ma questo è stato anche dovuto sia da una parte all’evidente squilibrio tecnico tra le squadre in campo (Figi e Scozia erano le più deboli delle otto quartifinaliste, sebbene gli oceanici non abbiano sfigurato) sia, soprattutto per quanto riguarda l’incontro di Saint-Denis tra Argentina e Scozia, l’estrema imprecisione da ambo le parti: di fatto la Scozia, a dispetto degli errori commessi, ha avuto fino all’ultimo minuto la possibilità di ribaltare il risultato più per demerito argentino che per merito proprio.

A Marsiglia, nel pomeriggio, una squadra figiana scesa in campo senza l’imperativo di vincere si è giocata la propria partita con le sue armi, velocità più che tecnica e inventiva più che schemi, per cercare di risultare imprevedibile alla più quadrata (e forte) formazione sudafricana: la tattica è riuscita per gran parte dell’incontro, e del resto gli Springbok, imballati per quasi tutto il primo tempo, non sono riusciti a concretizzare la loro superiorità teorica, chiudendo il primo tempo solo 13-3, frutto di due mete non trasformate e un piazzato: nella ripresa gli oceanici si sono riportati sotto con un calcio trasformato, e neppure la meta che aveva portato il Sudafrica sul temporaneo 20-6 ha dato l’impressione che l’incontro fosse chiuso: infatti in due minuti, pur in quattordici uomini, prima Delasau e poi Bobo hanno marcato due mete (trasformate) che a venti minuti dalla fine portavano l’incontro in parità, 20-20. Un calcio di Montgomery ha riportato avanti di 3 i sudafricani, ma è stato solo negli ultimi minuti che questi sono riusciti ad avere ragione dei figiani, che non si sono mai arresi: due mete, una a 10’ dalla fine e un’altra proprio allo scadere, hanno portato il punteggio definitivo sul 37-20. Spettacolo più agonistico che tecnico, ovviamente non paragonabile con le partite del sabato, ma il vasto pubblico del Vélodrome ha dimostrato di gradire, talora prendendo le parti della squadra figiana, rimasta ultima rappresentante dell’Oceania dopo la perdita delle due Nazionali maggiori del continente.

In serata, invece, allo Stade de France, si è assistito a tutt’altro spettacolo: due mete soltanto, una per parte e per tempo (argentina prima, scozzese nella ripresa), gioco a lungo stazionato a centrocampo e situazioni sbloccate solo da falli (19 dei 32 punti finali sono venuti da calci da fermo): avanti la Scozia al quarto d’ora, l’Argentina ha reagito quasi subito e ha messo in mostra rispetto alla più debole delle formazioni britanniche in gara un gioco di squadra che le ha permesso di fronteggiare agevolmente gli avversari: due piazzati di Contepomi, il quale ha poi trasformato una meta di Longo Elia, hanno portato i Pumas a chiudere 13-6 la prima frazione. La Scozia, che in teoria aveva ancora più di qualche possibilità di far suo l’incontro, si è svegliata troppo tardi, quando già il risultato stava sfuggendo di mano: un drop tra i pali di Hernandez al 54’ è stata infatti l’ultima segnatura argentina (19-6 a quel punto) e 10’ dopo Cusiter ha messo a terra in meta il pallone che poi Paterson ha trasformato. Con sei punti di distacco, i rimanenti 15’ di gioco sono stati tutti un cercare la meta in maniera più confusa che logica; ciononostante alcune distrazioni argentine hanno rischiato seriamente di portare al break scozzese, proprio quando mancavano una manciata di minuti alla fine. Alla fine il risultato si è fissato sul 19-13 per i sudamericani, dopo quella che è sembrata la semifinale più povera sia dal punto di vista della tecnica che dello spettacolo.

Dal prossimo turno si giocherà solo a Parigi: il moderno Stade de France di Saint-Denis ospiterà sabato 13 e domenica 14 le due semifinali, e sabato 20 la finale per il primo posto, mentre lo storico Parco dei Principi ospiterà venerdì 19 la finale per il 3º posto.

I tabellini[modifica]

Quarto di finale n° 3[modifica]

Marsiglia (Francia), Vélodrome, 7 ottobre 2007, ore 15

SUDAFRICA - FIGI 37-20 (13-3)

Marcatori: 10’ Steyn c.p., 14’ Fourie meta, 25’ e 44’ Bai c.p., 35’ Smit meta, 50’ Pietersen meta (tr. Montgomery), 57’ Delasau meta (tr. Bai), 58’ Bobo meta (tr. Bai), 63’ Montgomery c.p., 69’ Smith meta (tr. Montgomery), 80’ James meta (tr. Montgomery).

SUDAFRICA: Montgomery, Pietersen, Fourie, Steyn, Habana, James, Du Preez, Roussow, Smith, Matfield, B. Botha, Burger, Smit, Du Randt.
A disposizione: van Heerden, Steenkamp, Muller, Olivier, Pienaar, G. Botha, Du Plessis.
Allenatore: Jake White.

FIGI: Ligairi, Delasau, Ratuvou, Rabeni, Bobo, Bai, Rauluni, Qera, Koyamaibole, Naevo, Rawaqa, Leawere, Qiodravu, Koto, Dewes.
A disposizione: Railomo, Lovobalavu, Ratuva, Gadolo, Lewaravu, Luveniyali, Daunivucu.
Allenatore: Ilie Tabua.

SOSTITUZIONI: 50’ van Heerden per Roussow; 53’ Steenkamp per Du Randt; 55’ Railomo per Qiodravu; 64’ Lovobalavu per Ratuvou; 71’ Ratuva e Gadolo per Qera e Koto; 73’ Lewaravu per Leawere; 75’ Muller per B. Botha.

ARBITRO: Irlanda Alan Lewis.

Quarto di finale n° 4[modifica]

Saint-Denis (Francia), Stade de France, 7 ottobre 2007, ore 21

ARGENTINA - SCOZIA 19-13 (13-6)

Marcatori: 15’ Parks c.p., 22’, 28’ e 42’ Contepomi c.p., 33’ Longo Elia meta (tr. Contepomi), 37’ Paterson c.p., 54’ Hernandez drop, 63’ Cusiter meta (tr. Paterson).

ARGENTINA: Corleto, Borges, M. Contepomi, F. Contepomi, Agulla, Hernandez, Pichot, Longo Elia, J. Fernandez Lobbe, Ostiglia, Albacete, I. Fernandez Lobbe, Scelzo, Ledesma Arocena, Roncero.
A disposizione: Alvarez-Kairelis, Leguizamon, Hasan Jalil, Senillosa, Todeschini, Fernandez Miranda, Vernet Basualdo.
Allenatore: Marcelo Loffreda.

SCOZIA: R. Lamont, S. Lamont, Webster, Dewey, Paterson, Parks, Blair, Hogg, Taylor, White, Hamilton, Hines, Murray, Ford, Kerr.
A disposizione: Henderson, Cusiter, Brown, Smith, MacLeod, Southwell, Lawson.
Allenatore: Frank Hadden.

ARBITRO:  Joël Jutge.

SOSTITUZIONI: 41’ Henderson per Dewey; 51’ Alvarez-Kairelis per I. Fernandez Lobbe, 55’ Leguizamon per Ostiglia, 57’ Scelzo per Hasan Jalil e Cusiter, Brown, MacLeod e Smith per Blair, Hogg, Hamilton e Kerr; 67’ Senillosa per M. Contepomi; 68’ Southwell e Lawson per R. Lamont e Ford.

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